PITTORE DEL DRAPPELLONE DEL 2 luglio 2000
Jim Dine nasce nel 1935 a Cincinnati negli Stati Uniti. Fa degli studi d’arte all’Università dell’Ohio (1953-1957). Stabilitosi a New York nel ’58, realizza subito i suoi primi “happenings”, e 2 anni dopo si tiene la sua prima Personale.
Fin dagli esordi della sua carriera artistica, Jim Dine insegue dei temi che diverranno ricorrenti come l’autoritratto, il corpo, la memoria; e questa perenne ricerca passa attraverso la pittura, le tecniche miste, la scultura , il disegno o anche altri mezzi espressivi. Il lavoro dell’artista è narrativo ed autobiografico.
Nel 1962 Jim Dine partecipa a “New Realism”, l’esposizione che consacra la Pop Art. Negli anni 60 il suo lavoro presenta una mitologia del quotidiano ricavata con vestiti, attrezzi, cuori che vogliono essere “come un vocabolario dei sentimenti”.
A partire dal 1970, stabilitosi momentaneamente a Londra, Dine dipinge una serie di tele ed opere su carta prima sul tema del cuore, poi sugli accappatoi da bagno. Negli anni 80 l’artista mescola visi, paesaggi, teste da morto e grossi cuori rossi su dittici o trittici. Realizza anche statue di legno, personaggi primitivi che trafigge d’oggetti alla maniera di uno stregone vudu durante una cerimonia magica. Ridipinge e reinstalla delle statue dei maestri del passato, idea dell’artista per rendere un omaggio ironico alla storia della scultura.
In questo ultimo decennio Dine utilizza la fotografia per “accedere al proprio inconscio in modo immediato”, sperimenta lo stampaggio numerico, l’elio-incisione e la tiratura cromofotografica. Jim Dine vuole le sue composizioni come “dei sogni svegli”.
La sua è una produzione grafica importante: incisioni, litografie, serigrafie, monotipi, manifesti e disegni.
Jim Dine vive e lavora a New York e Parigi.